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(Redazione) – Un piatto di funghi trifolati manda all’ospedale di Tempio una donna di Calangianus: l’unica della famiglia ad aver assaggiato la pietanza, appena regalata e raccolta nelle campagne del paese. Le condizioni della donna sono buone, ma la Ats invita la popolazione alla prudenza.
L’intossicazione è conseguente all’ingestione di un fungo tossico, l’Agaricus Xanthodermus, consumato ieri all’ora di pranzo. I problemi sono iniziati subito dopo il consumo della pietanza con sintomi a carico dell’apparato gastrointestinale, come vomito irrefrenabile, dolori addominali violenti.
Per evitare simili situazioni la Ats Assl di Olbia consiglia di rivolgersi sempre al Micologo: un esperto in grado di classificare e fare una cernita esatta dei funghi e messo a disposizione della popolazione gratuitamente.
L’Ispettorato Micologico garantisce attività di prevenzione, controllo e certificazione di commestibilità dei funghi freschi spontanei destinati all’autoconsumo dei cittadini.
L’attività dell’Ispettorato Micologico è garantita nelle giornate di lunedì, mercoledì e venerdì, dalle ore 09.00 alle ore 13.00: